OSPITI
Andrea Abodi
Andrea Abodi è il Ministro per lo Sport e i Giovani del Governo Meloni. Laureato alla LUISS in economia e commercio, si specializza nella gestione industriale dello sport e nello sviluppo di attività di sport marketing. Ha iniziato la carriera manageriale nel 1987 ed è stato presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B e consigliere federale FIGC dal 20 luglio 2010 al 6 marzo 2017. Il 16 ottobre 2017 è stato nominato Presidente dell’Istituto per il credito sportivo. Il 22 ottobre 2022 ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Roberta Ammendola
Roberta Ammendola (Salerno 1977) è una giornalista e conduttrice televisiva italiana. Nel 2000 è diventata giornalista professionista e ha cominciato a lavorare come redattrice presso il quotidiano L’Avanti!, che ha lasciato nel 2004 per entrare in Rai.
Nel 2010 sbarca nel piccolo schermo conducendo il TGR Lazio e Buongiorno Regione. Dal 12 settembre 2020 al 4 giugno 2022 ha condotto assieme a Pino Strabioli Il caffè di Rai 1. Dal giugno 2022 al settembre 2022, ha ricoperto il ruolo di inviata per la trasmissione televisiva Unomattina Estate. Dal 19 settembre 2022 conduce su Rai Italia il programma Casa Italia, dove racconta storie dalle comunità italiane all’estero. Dal settembre 2023al giugno 2024 ha condotto il contenitore mattutino di Rai News 24 Mattina 24.
Marino Bartoletti

Marino Bartoletti (Forlì, 1949) è uno dei più celebri giornalisti italiani. Ha condotto e spesso ideato trasmissioni storiche come Il processo del lunedì, La Domenica Sportiva, Pressing, Quelli che il calcio. È stato direttore del “Guerin Sportivo” e dell’Enciclopedia Treccani dello Sport, oltre che delle testate sportive della Rai e di Mediaset. È una delle figure televisive più amate dal pubblico e anche un grande esperto di musica. In particolare della storia del Festival di Sanremo, del quale è stato giurato, opinionista e anche selezionatore delle canzoni in gara. Da qualche anno si è arreso volentieri alle sempre più insistenti richieste di diventare uno scrittore. Con Gallucci ha in corso di pubblicazione la serie per ragazzi La squadra dei sogni. I suoi primi quattro romanzi “adulti” hanno riscosso un incredibile successo di pubblico e di critica, tanto che La cena degli dei si è aggiudicato i premi Selezione Bancarella, Invictus, Libri d’Ulisse e Samadi, Il ritorno degli dei ha vinto i premi Bancarella Sport e Città di Castello, mentre La discesa degli dei i premi Kerasion e Terre d’Agavi e La partita degli dei il premio Lorenzo D’Orsogna.
Guido Chiesa
Guido Chiesa è nato a Torino il 18 novembre 1959 e ha vissuto per 23 anni a Cambiano, piccolo paese della cintura, al tempo conservatrice e agricola. Tra il 1979 e il 1981 ha realizzato i primi lavori in Super8, assieme a Luca Gasparini, poi diventato il montatore dei suoi film. Negli stessi anni, ha incominciato a fare corsi di cinema nelle scuole superiori e a condurre un programma radiofonico.Dopo essersi laureato nel 1983 in Storia del Cinema con la tesi I generi cinematografici: teoria, produzione, storia , sono andato a vivere negli Stati Uniti , dove sono rimasto per sette anni. Ha lavorato come assistente alla regia/produzione in film di Jim Jarmusch (Stranger Than Paradise , Down By Law ), Amos Poe (Alphabet City ), Michael Cimino (The Year of the Dragon ), oltre che in videoclip, pubblicità, film-tv, ecc. Negli stessi anni ha realizzato i primi cortometraggi, pubblicato libri di musica e cinema ed è stato corrispondente per Stereodrome – programma radiofonico di Rai Radio 2 – per varie testate giornalistiche italiane – tra cui Rockerilla , Buscadero e Fare Musica – oltre che selezionatore americano per il Festival Cinema Giovani di Torino.
Tornato in Italia, nel 1991 ha girato il primo lungometraggio, Il caso Martello , presentato alla Mostra di Venezia e successivamente vincitore della Grolla d’Oro a Saint Vincent come miglior esordio nella regia.Tra il ‘91 e il ‘93 ha pubblicato altri libri di musica ed è diventato redattore della rivista musicale Rumore, a cui ha collaborato fino al ‘95.
Nel 1994 il Festival di Locarno seleziona in competizione il secondo lungometraggio Babylon (La paura è la miglior amica dell’uomo) . ll film partecipa ad altri 18 festival internazionali, vince il Missing Film di Genova e il Premio Fipresci della Critica Internazionale al festival di Torino.
Dal 1995 inizia una nutrita produzione di documentari , tra cui Non mi basta mai che 1999 ottiene il premio Cipputi al festival di Torino e Alice è in paradisoche nel 2002 vince il Festival dei Popoli di Firenze. Nel 2000 partecipa in concorso a Venezia con Il partigiano Johnny vincendo il premio Ragazzi e cinema , nonché il Premio della Giuria al festival di Stoccarda.
Nel 2004, il quarto lungometraggio, Lavorare con lentezza , è presentato in concorso al Festival di Venezia, dove ottiene il Premio Mastroianni per gli attori emergenti. Il film vince anche il Festival de Cinema Politic di Barcellona, il Med Film Festival, un Ciak d’oro, il premio Italian Film Fest per il montaggio e riceve tre nominations per i Nastri d’argento e due per i David di Donatello.
Nel 2007 il documentario Le pere di Adamo partecipa alla Festa di Roma e ottiene una menzione speciale all’Italian Film Fest.
Nel 2008 dirige i sei film-episodi di Quo Vadis, baby? , primo prodotto seriale di Sky Italia.
Nel 2010 il film Io sono con te partecipa in concorso al Festival del Cinema di Roma e ottiene quattro nominations ai Ciak d’oro. È un film ideato, scritto e frutto del lavoro di ricerca di Nicoletta Micheli.
Nel 2011 per le Edizioni UTET-Università esce il volume Manuale di regia cinematografica, che vince il Premio Diego Fabbri per la saggistica sul cinema.
Nel 2015 ha scritto e diretto Belli di papà, tra i campioni d’incasso della stagione, seguito nel 2017 Classe Z, Ti presento Sofia (2019).
Riccardo Di Segni
Riccardo Di Segni è Rabbino capo Comunità Ebraica di Roma.
Elisabetta Fiorito
Elisabetta Fiorito è giornalista parlamentare di Radio24-Ilsole24ore, vicecaposervizio e conduttrice di Cartellone, la rassegna teatrale di Radio 24. Ha pubblicato il romanzo Carciofi alla Giudia nel 2017 per Mondadori, Amori e Pandemie, diario e pièce teatrali per il Sole 24ore nel 2021, Golda, storia della donna che fondò Israele per La Giuntina nel 2024, nel 2025 Eroine della Libertà per Il Sole24ore. Ha vinto due premi Fersen per la drammaturgia e attualmente è in scena con un monologo scritto per Paola Minaccioni, Elena La Matta, ispirato alla vita di Elena Di Porto con musiche originali di Valerio Guaraldi. Per la rassegna Venere in Musica al Colosseo, ha scritto sempre per Paola Minaccioni, Paola racconta Anna, uno spettacolo con musiche di Valerio Guaraldi che racconta la vita di Anna Magnani. Nel 2024 ha ricevuto per Golda il Premio Fiuggi Storia e il premio Giglio per la Pace e la libertà di stampa per l’impegno contro l’antisemitismo. Per gli 80 anni del rastrellamento del Ghetto di Roma ha prodotto per Radio24-Il Sole 24 il podcast La razzia e Voci della Memoria in occasione del 27 gennaio.
Michaël Gasperoni
Michaël Gasperoni è ricercatore al Centre National de la Recherche Scientifique a Parigi e si occupa di demografia storica e di digital humanities. Dal 2017 è coordinatore di un atlante digitale della popolazione ebraica italiana che si basa su più centinaia di migliaia di documenti, in gran parte inediti. Viene così ricostituita le popolazioni dei ghetti, le loro mobilità, il loro quadro di vita sociale, economico e culturale. Tra le sue pubblicazioni, si notano due curatele sui ghetti italiani in età moderna presso le riviste Annales. Histoire, Sciences Sociales (2018) et Dix-septième siècle (2019).
Marco Impagliazzo
Marco Impagliazzo è professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università Roma Tre, dove insegna anche Storia della pace. È studioso della Chiesa cattolica nel XIX e XX secolo e, più in generale, del fenomeno religioso nel Mediterraneo in epoca contemporanea. Si è occupato della vicenda dell’Algeria tra la fine della decolonizzazione francese e lo Stato indipendente e della “questione armena” nell’impero ottomano nella Prima guerra mondiale. Più recentemente si è dedicato allo studio delle questioni relative all’immigrazione. Dal 1987 si occupa di promuovere gli Incontri internazionali di preghiera per la pace con le grandi religioni mondiali.
È Presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Elena Loewenthal
Elena Loewenthal narratrice e studiosa di storia e letteratura ebraica, insegna Cultura ebraica allo Iuss di Pavia ed è direttrice della fondazione Circolo dei lettori. Ha tradotto e curato molti testi della tradizione ebraica e d’Israele. Presso Einaudi ha pubblicato: Scrivere di sé (2007), Conta le stelle, se puoi (2008 e 2010), Una giornata al Monte dei Pegni (2010), Un’aringa in Paradiso (2011), La vita è una prova d’orchestra (2011), Il mio piatto forte (2012), La lenta nevicata dei giorni (2013), Miti ebraici (2016), Dieci (2019) e Breve storia (d’amore) dell’ebraico (2023). Ha inoltre curato Mistica ebraica (con Giulio Busi, 1995 e 2021), Haggadah. Il racconto della Pasqua (2009) e I dodici profeti (2013). Nel 2014 ho pubblicato Contro il giorno della Memoria (add editore). Nel 2015 è uscito presso Bompiani Lo specchio coperto. Diario di un lutto. Nel 2019 sono usciti il romanzo Nessuno ritorna a Baghdad (Bompiani) e il saggio Dieci (Einaudi). Nel 2020 è uscito il romanzo La Carezza (La Nave di Teseo) e nel 2021 il saggio Libertà Vigilata. Perché le donne sono diverse dagli uomini (La Nave di Teseo). Nel 2024 è uscito Breve storia (d’amore) dell’ebraico (Einaudi)
Stefano Lucchini
Stefano Lucchini dopo la Laurea in Economia e Commercio presso la Luiss di Roma, ha ricoperto ruoli apicali per le relazioni esterne e istituzionali in varie società, fra cui Montedison, Enel, Confindustria, Banca Intesa e Eni per poi tornare nel 2014 al Gruppo Intesa Sanpaolo come Chief Institutional Affairs and External Communication Officer e Chairman di Banca IMI Securities Corporation Inc. in USA.
È Presidente dell’American Chamber of Commerce in Italy. È Visiting Fellow alla Oxford University ed è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza dalla Link Campus University. È Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, Medaglia d’Argento della CRI e Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Nicoletta Micheli
Nicoletta Micheli è nata nel 1971 a Roma, dove vive con il marito e i tre figli. Laureata in Storia e critica del cinema presso l’Università “La Sapienza”. Dal 1994 al 2005 svolge corsi di Didattica dei Linguaggi Audiovisivi e Alfabetizzazione cinematografica nelle scuole e corsi di aggiornamento rivolti agli insegnanti. Nel 2000 è formatrice e tutor nell’ambito del “Corso di formazione alla didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo” indetto dall’Università Rome Tre presso il Centro sperimentale di cinematografia. Nel 2005 pubblica per Carocci Mondovisione. Il cinema e le culture. Collabora ad altre pubblicazioni nell’ambito del Piano nazionale per la promozione della didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo nella scuola, patrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione, al quale dà vita in qualità di membro del comitato scientifico nazionale, tutor e formatrice. Nel 2003 collabora con Guido Chiesa alla realizzazione di un filmato per il Museo dei diritti e della guerra di Torino. Tra il 2006 e il 2009 collabora a diversi progetti di film documentari. Firma il soggetto e la sceneggiatura del film Io sono con te (2010), la sceneggiatura di Ti presento Sofia (2018), Cambio tutto (2020), 30 notti con il mio ex (2025). Firma il soggetto e la sceneggiatura del film Per amore di una donna (2025), tratto dal romanzo di Meir Shalev, attualmente in sala e vincitore del BiFest di Bari.
Maurizio Molinari
Maurizio Molinari, nato a Roma nel 1964, è giornalista e saggista. Ha iniziato la carriera a La Voce Repubblicana nel 1984, per poi approdare a La Stampa nel 1997, dove è stato corrispondente da Bruxelles, New York e Gerusalemme. Dal 2016 al 2020 ha diretto La Stampa e successivamente la Repubblica fino al 2024. Autore di oltre venti libri su politica estera e società, tra cui Il Califfato del terrore (2015), Il ritorno degli imperi (2023) e La nuova guerra contro le democrazie (2024), in cui analizza la sfida delle autocrazie globali contro l’ordine democratico internazionale attraverso cinque fronti di una guerra ibrida. La sua analisi si concentra su geopolitica, terrorismo e trasformazioni globali. Collabora con testate italiane e internazionali ed è membro del World Economic Forum.
Raffaele Morelli
Raffaele Morelliè Medico, Psichiatra e Psicoterapeuta.
Presidente dell’Istituto Riza e, gruppo di ricerca che pubblica la rivista Riza Psicosomatica ed altre pubblicazioni specializzate, con lo scopo di “studiare l’uomo come espressione della simultaneità psicofisica riconducendo a questa concezione l’interpretazione della malattia, della sua diagnosi e della sua cura”. Inoltre è direttore delle riviste Dimagrire e Salute Naturale
Yarona Pinhas
Yarona Pinhas, scrittrice e studiosa di mistica ebraica nasce ad Asmara in Eritrea. Si laurea in Linguistica e Storia dell’Arte presso l’Università Ebraica di Gerusalemme dove ha lavorato nel Centro di Documentazione di Arte Ebraica. Negli anni ’90 è stata lettrice di lingua ebraica all’Orientale di Napoli. Attualmente vive in Israele e prosegue l’attività editoriale, l’esegesi e l’insegnamento tenendo conferenze e seminari in occasione d’incontri di studio, manifestazioni culturali e iniziative di dialogo interreligioso ed interdisciplinare.
Yarona Pinhas, ha pubblicato con la Casa Editrice La Giuntina: “La Saggezza Velata – il Femminile nella Torà” (2004), “Onda Sigillata – Acqua, Vita e Parola” (2008), “Scintille dell’anima – un viaggio spirituale nella Cabbalà” (2012), “Le Lettere del Cielo: da Alef a Tav, dall’Infinito al finito” (2017) e con Salomone Belforte “Pereq Shirà – Il Capitolo del Canto” (2011). Con Letizia Ardillo pubblica il libro d’arte “Visioni, le 22 lettere dell’alfabeto ebraico” (2018).
Kenneth Stow
Kenneth Stow ha conseguito il dottorato (Ph.D.) alla Columbia University nel 1971 ed è laureato al programma congiunto della Columbia e del Jewish Theological Seminary. È Professore Emerito di Storia Ebraica all’Università di Haifa e ha ricoperto incarichi come professore ospite presso Yale, l’Università del Michigan, l’Università di Washington, il Smith College e la Pontificia Università Gregoriana di Roma. È stato due volte fellow presso l’Istituto Israeliano di Studi Ebraici dell’Università Ebraica di Gerusalemme.
Autore di numerosi libri e articoli, oltre 25 anni fa ha fondato la rivista internazionale Jewish History, che ha diretto fino al 2012. Ha tenuto conferenze e partecipato a congressi negli Stati Uniti, in Canada, Europa, Israele e Buenos Aires.
Attualmente divide il suo tempo principalmente tra Haifa e Northampton (Massachusetts), trascorrendo anche periodi a Buenos Aires e compiendo viaggi di ricerca in Italia. È sposato con Estela Harretche, professoressa di Letteratura Spagnola al Smith College, e ha quattro figli e nove nipoti in Israele. È autore di numerosi volumi tra cui Feeding the Eternal City: Jewish and Christian Butchers in the Roman Ghetto (2024), Anna and Tranquillo: Catholic Anxiety and Jewish Protest in the Age of Revolution (2016), Il ghetto di Roma, Storia di una acculturazione (2015), Popes, Church, and Jews in the Middle Ages (2007).
Tatiana Bucci
Tatiana Bucci nasce a Fiume (Rijeka) il 19 settembre 1937 da Giovanni e Mira Perlow che il 1° luglio del 1939 mettono al mondo la loro seconda figlia Andra. Entrambe le sorelle vivono i primi anni della loro vita nella stessa casa insieme ai genitori, alla loro nonna materna Rosa e ad altri parenti. Dopo l’ingresso dell’Italia in guerra, il 10 giugno del 1940, Giovanni Perlow, imbarcato come cuoco nella marina mercantile, si trova a navigare davanti al Sudafrica. La sua nave viene affondata dal comandante per impedire che fosse requisita dagli inglesi e, pur non essendo un militare, viene portato con gli altri italiani nel campo di prigionia Koffie Fountain, vicino a Johannesburg, dove rimane fino al 1945.
Gisella Perlow, la zia materna di Andra e Tatiana, nel 1937 si sposa con Eduardo De Simone, un marinaio che aveva conosciuto a Fiume. Nello stesso anno decidono di trasferirsi a Napoli e mettono al mondo il loro primo figlio, Sergio, il 29 novembre. Eduardo De Simone, già richiamato in guerra, dopo l’8 settembre del 1943 viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di prigionia dove rimane fino alla fine della guerra. Per questo motivo sua moglie Gisella, che nell’estate di quell’anno era andata in vacanza a Fiume con il piccolo Sergio, decide di non tornare a Napoli.
Nella seconda metà di marzo del 1944, in seguito a una delazione, i tre cuginetti Tatiana, Andra e Sergio, le loro madri Mira e Gisella, altri due zii di nome Sonia e Jossi e nonna Rosa sono arrestati da una squadra composta sia da soldati tedeschi che da fascisti italiani. Vengono portati, a bordo di un’automobile, in un edificio delle SS collocato a Susak, un sobborgo vicino a Fiume, nel quale passano la notte. Il giorno seguente sono trasferiti nella Risiera di San Sabba a Trieste, dove rimangono per pochi giorni tutti e otto all’interno della stessa cella. Alla fine di marzo, a bordo di alcuni camion, sono tutti trasportati dalla Risiera alla stazione di Trieste da cui parte un convoglio che li porta, il 4 aprile del 1944, sulla rampa esterna del campo di Birkenau, la cosiddetta Judenrampe. All’arrivo sulla rampa, Rosa e sua figlia Sonia sono mandate subito a morire nelle camere a gas, mentre gli altri, ed eccezionalmente anche i bambini, vengono immatricolati nel campo di Birkenau. Tatiana, Andra e Sergio sono rinchiusi nel Kinderblock. Tra l’aprile e la fine di novembre del 1944, prima di essere trasferita in un sottocampo di Buchenwald, Mira riesce più volte ad andare a trovare Andra e Tatiana di sera dopo il lavoro nel campo, correndo il rischio di essere scoperta. Alla fine di novembre del 1944, Sergio viene trasferito, insieme ad altri 19 bambini ebrei, nel campo di Neuengamme, vicino ad Amburgo, per essere sottoposto ad alcuni inutili e dolorosi esperimenti pseudoscientifici per la ricerca sulla tubercolosi. Sarà ucciso, insieme agli altri bambini, nella notte tra il 20 e il 21 aprile del 1945, quasi tre mesi dopo la liberazione di Auschwitz, in un vecchio edificio scolastico situato ad Amburgo, nel quartiere di Bullenhuser Damm.
Tatiana e Andra, invece, rimangono a Birkenau fino all’arrivo dell’Armata Rossa, il 27 gennaio 1945. Pochi giorni dopo vengono portate a Katowice, a circa 50 km da Auschwitz, in un ospedale pediatrico. Nella primavera del 1945, ritenute orfane, sono inviate in un orfanotrofio a Praga, dove rimangono poco più di un anno. Nell’aprile del 1946 sono trasferite in un altro orfanotrofio ebraico a Lingfield, in Inghilterra. Tornano in Italia solo nel dicembre del 1946, grazie alle perseveranti ricerche della loro madre Mira, che intanto si era ricongiunta con il marito Giovanni. Entrambe si sposano, hanno figli e nipoti e da diversi anni sono infaticabili testimoni dell’orrore dei campi nazisti.
Finita la guerra, anche i genitori del povero Sergio riescono a ricongiungersi e, il 24 agosto del 1946, mettono al mondo un altro figlio di nome Mario.
La storia di Tatiana, Andra e Sergio è raccontata nel libro Noi, bambine ad Auschwitz.
Mario Venezia
Mario Venezia è Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, ha insegnato economia aziendale all’Università La Sapienza di Roma, alla LUISS e all’Università di Lecce. Dal 2015 ha assunto, da volontario, il ruolo di Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma.