OSPITI
Nathalie Andrijasevic
Nathalie Andrijasevic Nathalie Andrijasevic è assistente curatrice dell’Arte moderna e dell’Arte europea del XVI-XIX secolo presso il Museo d’Arte di Tel Aviv. Ha conseguito il Master in Storia dell’Arte e Cultura Visiva con Studi Curatoriali presso l’Università Ben-Gurion del Negev, Beer Sheva. Docente al TAMA e all’Istituto Italiano di Cultura in Israele. Tra le mostre recenti: Alberto Giacometti: Beginning, Again; My Name is Maryan; The Building: 50 anni e Hey! Lo sapevate che l’arte non esiste… La collezione Sylvio Perlstein: Da Dada a oggi.
Riccardo Battisti
Riccardo Battisti Fisarmonicista, è stato docente di fisarmonica a Roma presso la Scuola di Musica “CIAC” e presso Officine Musicali Garbatella. Negli ultimi anni si è concentrato soprattutto sulla musica klezmer, partecipando al Pavel Zalud Quartet e alla Pavel Zalud Orchestra con Gabriele Coen, Enrico Fink e con lo scrittore Matteo Corradini. Attualmente suona in diverse formazioni variabili e con il quartetto Kalambur, che esegue proprie composizioni originali e musica etnica di differenti provenienze. È autore, infine, di alcune canzoni e composizioni strumentali.
Raffaele Berarida
Raffaele Bedarida è professore associato di storia dell’arte contemporanea all’università Cooper Union di New York. Nella sua ricerca ha approfondito lo scambio artistico e la diplomazia culturale tra Italia e Stati Uniti nel corso del XX secolo e la rappresentazione del fascismo attraverso le mostre dal dopoguerra a oggi. Oltre a numerosi saggi in volume e in riviste internazionali come “Oxford Art Journal”, “International Yearbook of Futurism Studies” e “Artforum”, ha pubblicato tre monografie: Bepi Romagnoni. Il nuovo Racconto (Silvana, 2005); Corrado Cagli. La pittura, l’esilio, L’America (Donzelli, 2018; l’edizione inglese è in stampa per le Editions del Primo Levi Center); Exhibiting Italian Art in the US from Futurism to Arte Povera: Like a Giant Screen (Routledge, 2022). Attualmente sta curando una mostra sull’esilio americano di Corrado Cagli, che si terrà tra 2023 e 2024 al CIMA di New York e al Museo di Arte Contemporanea di San Paolo.
Marina Bellini
Marina Bellini è stata autrice, regista e scenografa Rai e dal 1994 ha continuato il suo percorso creativo in Rete. Dal 2005 al 2012 è ideatrice e curatrice del Digital Café alla Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più libri più liberi”. Dal 2008 al 2012 è responsabile della comunicazione 2.0 dei Musei di Roma Capitale, nonché art director del MIC, l’isola dei Musei in Comune nel metaverso di Second Life. In seguito, fino al 2021, allestisce ambienti virtuali privati e commerciali nel metaverso, oltre a numerose mostre d’arte di artisti del mondo reale che sperimentano la loro esperienza nel virtuale. Cura la prima mostra d’arte reale e fotografia nel nuovo mondo virtuale Sansar, che rimane in testa alle classifiche delle visite durante i mesi di lancio della piattaforma online. Nel 2022 realizza per GEDI tutti i video di “Alfabeto Metaverso” nell’ambito de “L’Alfabeto del Futuro”, in tour nelle principali città italiane del nord Italia.
Nel 2023 é art director della mostra d’arte di Corrado Veneziano nel Metaverso di Spatial.
Laura Boriassi
Laura Boriassi Attrice spezzina, perfeziona gli studi teatrali presso l’Accademia Teatrale città di Pisa e Tr.A.In. Training Arti Integrate per l’attore contemporaneo, percorso europeo della formazione attoriale. Lavora come attrice nel teatro e nel cinema. A preso parte a diverse produzioni teatrali, tra le quali:” Il rinoceronte” di Eugène Ionesco, “L’Opera da tre soldi” di Bertold Brecht con la regia di Riccardo monopoli, “La seconda scelta”, “La morte non esiste” di Annick Emdin.
Stefano Buonamico
Nasce a Roma il 23 ottobre 1968 e comincia a suonare la chitarra all’età di 14 anni interessandosi ai cantautori italiani, in particolare a Bennato e De Andrè. In seguito si appassiona alla musica blues, Hard rock e psichedelica militando in diversi gruppi di cover della capitale.
Negli anni 90 fa parte della band romana dei Mushroom Patience con cui partecipa a diverse rassegne dedicate alla musica originale fra cui l’importante Arezzo Wave.
Attualmente si dedica allo studio della chitarra jazz e alla composizione, arrangiamento e registrazione di brani originali e ascoltabili sulle principali piattaforme come Spotify e Tidal
Giorgia Calò
GIorgia Calò è Dottore di Ricerca in Storia dell’Arte contemporanea, storico, critico d’arte e curatore. Dal 2010 si dedica all’arte contemporanea israeliana pubblicando articoli e saggi critici, partecipando a talk e convegni e curando mostre, tra le quali: Time and a Half Hamidrashà School of Art (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, 2012); Tsibi Geva. Early and Recent Works (Macro Testaccio Roma, 2014), Beverly Barkat, After the Tribes (Museo Boncompagni Ludovisi Roma, 2019). Nel 2012 ha pubblicato il libro About Paper. Israeli Contemporary Art (a cura di, Postmedia Books, Milano 2012). Dal 2015 al 2019 è stata Assessore alla Cultura e Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma. Attualmente è Coordinatore del Centro di Cultura Ebraica e Consigliere di amministrazione della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma.
Silvia Celani
Silvia Celani, Head of Innovation di Acea SpA. Ha venti anni di esperienza declinati in ricerca e innovazione: la mia storia inizia nel mondo della finanza agevolata e del mondo no-profit coordinando e vincendo diversi progetti di finanziamento europeo di varia natura tematica dalle Smart cities alla Circular Economy alla Open Innovation (H2020, Erasmus Plus) con rilevanti partner internazionali (da aziende private, istituzioni, Università, Centri di ricerca, ecc..) per poi evolversi in area Marketing (digital &social) e innovazione in contesti tecnologici all’interno di multinazionali quali IBM e Business Partner SAP. Negli ultimi anni in qualità di Responsabile Innovazione e da ultimo incarico in Acea ho supportato molteplici aziende nel loro percorso di digital reinvention coniugando l’esperienza di finanza agevolata ai nuovi bisogni di digitalizzazione creando una cultura della innovazione Agile che trasforma dapprima i processi interni aziendali ed il contesto organizzativo in chiave di change management e di design thinking e contestualmente apre le aziende alla costruzione di un ecosistema ibrido nel quale le faccio dialogare in una logica di garage con startup e stakeholder esterni (es: Invitalia, CDP, Fondazioni bancarie) creando nuove partnership e cluster strategici di sviluppo.
Roy Chen
Roy Chen è uno scrittore, traduttore e drammaturgo israeliano. La famiglia paterna arrivò in Palestina nel 1492 a seguito dell’espulsione dalla Spagna, la famiglia materna dal Marocco nel XX secolo. Nato a Tel Aviv nel 1980, è cresciuto con un nonno gioielliere e una nonna hostess poliglotta, un altro nonno pescatore e una nonna analfabeta, ma esperta nella sapienza antica del cuore. In gioventù, nell’ambito di una personale rivolta identitaria, Roy ha lasciato la scuola imparando da solo il russo. Negli anni, è diventato un traduttore di letteratura classica dal russo all’ebraico. Ha tradotto Puškin, Gogol’, Dostoevskij, Cechov, Bunin, Charms e molti altri. All’età di diciannove anni ha iniziato a lavorare in teatro. Dal 2007 è diventato il drammaturgo stabile del Teatro Gesher, uno dei teatri più importanti di Israele. Anime è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
Gabriele Coen
Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore, didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea.
Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico – con cui ha inciso 6 dischi per l’etichetta CNI, nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica. Nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori di cui due per la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn, la Tzadik Records.
Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini.
Dal 2013 Gabriele Coen ha fondato un nuovo quintetto a suo nome con cui, dopo gli omaggi a Kurt Weill e John Zorn, propone un originalissimo omaggio a Leonard Bernstein, uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta. A gennaio 2020 è uscito il loro cd “Leonard Bernstein Tribute” per la rinomata etichetta Parco della Musica Records
Edoardo Colombo
Edoardo Colombo è Strategic advisor di Destination Italia, Digitalia, Valica, di eventi come Meet Forum, BTO e BTM e membro del cda di Trentino Holidays e di Olidata SpA. Alla Presidenza del Consiglio è stato consigliere della Task Force per l’Agenda digitale e membro del Cda dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie dell’innovazione, ha fatto parte del Laboratorio Turismo Digitale TDLab ed è stato coordinatore del portale nazionale del turismo e consigliere per l’innovazione del Ministro del turismo. È Presidente di Turismo Italiae il think tank di Cultura Italiae dedicato al turismo. Ha fatto parte del team di valutazione della European Capital of Smart Tourism per la categoria Digitalization, e thematic expert per il turismo dell’Intelligent City Challenge.
Autore di Turismo Mega Trend (Hoepli).
Giancarlo De Cataldo
Giancarlo De Cataldo (Taranto, 1956) è stato a lungo magistrato a Roma. Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, autore di “Romanzo Criminale” e “Suburra” (con Carlo Bonini), romanzi dai quali sono stati tratti film e serie televisive. Ha ricevuto il Premio Scerbanenco e Prix du Polar “Point” per “Romanzo Criminale”. David di Donatello per la sceneggiatura per “Romanzo Criminale” e “Noi credevamo” (regia di Mario Martone), premio Abbiati per il libretto dell’opera per ragazzi “Acquaprofonda” (musica di Giovanni Sollima). Ha scritto e diretto, con Graziano Diana, il documentario “Il combattente”, dedicato alla figura di Sandro Pertini. Autore e voce narrante del podcast “Schegge nell’anima” (prod. Golem), sulla strage del 9 ottobre 1982 alla Sinagoga di Roma. Il suo ultimo romanzo s’intitola “Dolce vita, dolce morte” (Rizzoli, 2022). Collabora con “Repubblica” e “La Stampa”.
Sandro Di Castro
Sandro Di Castro Dopo aver frequentato la facoltà di lettere classiche all’Università La Sapienza di Roma dal 1974 frequenta i corsi dell’Istituto Superiore di studi ebraici. Ha sviluppato nel corso della sua vita professionale significative esperienze nella gestione aziendale e delle organizzazioni complesse con particolare riferimento ai settori dell’import export, dello sviluppo delle relazioni commerciali, del management e del public affairs. Quest’ultima attività viene sviluppata in particolar modo in coerenza alla forte passione civile, alla competenza nelle tecniche negoziali e comunicative, che lo porta a distinguersi per il conferimento e l’espletamento di importanti incarichi in ambito pubblico e privato. In tal senso si menzionano: fondatore del Tempio dei Giovani (1985), la Presidenza della Comunità Ebraica di Roma (1997-2000), la Presidenza del Benè Berith (Associazione ebraica internazionale dal 2004),incarichi prestigiosi alle prime due edizioni del festival del cinema di Roma (2006/7), la Vicepresidenza di Altaroma (2007-2011), la Direzione delle relazioni esterne di varie aziende. Allo stato attuale svolge attività di consulente quale esperto di relazioni istituzionali a favore di organizzazioni profit e non profit in ambito nazionale ed internazionale , presidente di Conflavoro P.M.I. Roma e Lazio.
Ketty Di Porto
Ketty di Porto, Laureata in Lingue Orientali (ebraico e arabo) e in Psicologia, specializzata in Psicoterapia, attrice, autrice e regista. Studia recitazione in Italia e all’estero, seguendo principalmente il metodo Strasberg- Stanislavski. Come attrice lavora in teatro con Fausto Paravidino, Francesco Suriano, Alessandro Fea, Marco Calvanie e molti altri. Nel 2013 con l’approvazione di Woody Allen è interprete de “La dea dell’amore” per la regia di Antonello Avallone e sempre con Avollane è protagonista dello storico copione “Totò, Peppino e la Malafemmina”. Nel 2018 è diretta dall’eccellente regista israeliana Orly Noa Rabinyan in “HerIsraeli Story”.
Come autrice, scrive diversi corti teatrali messi in scena in questi anni da registi quali Ennio Coltorti, Valentina Rosati, Francesca Staasch. Vince nel 2003 il Premio Medusa “Storie del nuovo Millennio” per “Shimessalinu (Che Dio ce ne scampi e liberi)” lungometraggio cinematografico.
Dal 2016 porta avanti progetti personali, mettendo in scena, insieme a Paola Traverso “Oh mio Dio” di Anat Gov, prodotto da EBRAICA Festival della Letteratura ebraica e che verrà messo in scena, con lei protagonista, più volte tra Roma e Milano (Teatro del Verme); tra il 2017 e il 2019 sempre con Paola Traverso, realizza lo spettacolo, di cui è autrice e protagonista “Un cuore per capire. Omaggio ad Herbert Pagani”. Anche questo, oltre che al Festival della Letteratura Israeliana, verrà messo in scena ai Giardini della Filarmonica per la rassegna “I solisti del teatro”, poi al Teatro di Tor Bella Monaca e al Teatro Litta di Milano.
Rav Riccardo Di Segni
Riccardo Shemuel Di Segni è un medico e rabbino italiano, dal 2001 rabbino capo della Comunità ebraica di Roma. È laureato in medicina e chirurgia. Ha continuato ad esercitare anche la sua professione di medico fino al 2014, come direttore di dipartimento di diagnostica per immagini (radiologia) all’ospedale San Giovanni di Roma. Ha conseguito il titolo di rabbino presso il Collegio Rabbinico Italiano nel 1973 e come rabbino capo di Roma occupa la cattedra rabbinica più importante in Italia. Membro del Consiglio direttivo dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia dal 1999 al 2007 e Vicepresidente della Conferenza Rabbinica Europea, dal 2010. Direttore del Collegio Rabbinico Italiano, dal 1999. Tra gli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila è stato un importante collaboratore della Lux Vide per la realizzazione del ciclo di fiction Le storie della Bibbia, facendo parte del comitato di esperti di religione ebraica. Nel 2010 ha invece polemizzato con la Lux Vide, a causa della miniserie televisiva Sotto il cielo di Roma, ritenuta da Di Segni “una patacca propagandistica, un’opera apologetica”, perché a suo dire la fiction non mostra tutti gli aspetti storici relativi a Papa Pio XII. È attivo nel dialogo in particolare con la Chiesa cattolica. Ha incontrato e stabilito relazioni amichevoli con i papi da Giovanni Paolo II. Ha accolto nella Sinagoga di Roma papa Benedetto XVI nel gennaio 2010. Ha visitato la Grande Moschea di Roma nel marzo 2007. È intervenuto con posizioni critiche in numerosi dibattiti generali, da quelli sulle modalità del dialogo ebraico cristiano, alla laicità delle istituzioni. Ha espresso critiche sulla rappresentazione della sinfonia corale organizzata ad Auschwitz dal Cammino Neocatecumenale nel 2013.
Annick Edmin
Annick Emdin, Nata a Pisa, laureata con Lode in Discipline dello Spettacolo e presso il Master in Sceneggiatura e Drammaturgia dell’accademia Silvio D’Amico. È drammaturga e regista teatrale (Matrioska, Bambole usate, Medea, La sposa guerra, La seconda scelta, La morte non esiste); sceneggiatrice (L’ombra del giorno, di G. Piccioni, 2021) e autrice di romanzi (Lividi, ed. Anordest 2013, Io sono del mio amato, ed. Astoria 2020, Il lupo di Skopje, ed. Astoria 2022.
Enrico Fink
Ricercatore e musicista, è di ritorno da un incarico trimestrale presso l’università di Oxford come parte di un gruppo di studi internazionali sulla musica ebraica in Europa fra il XVI e il XVIII secolo ed è tuttora impegnato in un progetto di trascrizione e analisi del patrimonio musicale delle tradizioni ebraiche italiane. È presidente della Comunità Ebraica di Firenze dal novembre 2020.
Ha al suo attivo una vasta discografia, e le sue composizioni per il teatro sono attualmente in tournée in “Cosa Nostra Spiegata ai Bambini” con Ottavia Piccolo, e “L’Interpretazione dei Sogni” di e con Stefano Massini.
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Elisabetta Fiorito
Elisabetta Fiorito Laurea in inglese e master in giornalismo, Elisabetta Fiorito è cronista parlamentare per Radio24-Ilsole24ore dalla sua fondazione. Ha svolto il praticantato in Canada, al Corriere Canadese, ha lavorato all’Ansa, all’Alto Adige, a Cnr Radio e a Radio Capital. Professionista dal ’96, ha condotto programmi radiofonici come La Quota Rosa, Cartellone, Summertime e Ma cos’è quest’estate, sempre su Radio24. È anche scrittrice, ha pubblicato il romanzo Carciofi alla Giudia nel 2017 con Mondadori. Per il teatro ha vinto il premio Fersen per la drammaturgia nel 2016 e ha partecipato al Wundersummer di Napoli con monologhi e pièce teatrali tratte dal suo ultimo libro Amori e pandemie edito dal Sole 24 ore nel 2021. Referendum pandemico è un racconto di questi. Collabora da vari anni con Rosaria De Cicco per pièce e monologhi. Sarà al Campania Teatro Festival con un nuovo testo “Le Talebane”, diretto da Annamaria Russo.
Morgana Forcella
Morgana Forcella Alla professione di attrice, affianca con soddisfazione quella di docente di recitazione per ragazzi, ha curato per cinque anni un corso di recitazione presso l’IC G.Petrassi di Roma e negli ultimi anni si dedica anche all’attività di sceneggiatrice e drammaturga. Interprete di varie miniserie ( tra cui “Mio figlio” e “ Nuove storie per il commissario Vivaldi” di L.Odorisio), è stata recentemente la protagonista femminile del film “Lupo Bianco” di T. Gangitano . Attualmente è in tournée con lo spettacolo “Vi presento Matilde Neruda” in cui incarna la Musa del poeta Neruda. Per diversi anni, ha portato in scena lo spettacolo “ Meglio non sapere” tratto dal libro di T. Marrone sulla storia di Andra e Tatiana Bucci, superstiti dell’Olocausto dopo essere state deportate ad Auschwitz.
Rav Alberto Funaro
Alberto Funaro Laureato Rabbino Maggiore nel Collegio Rabbinico Italiano nel 1979. Professore di Ebraismo presso la scuola secondaria di I grado “Angelo Sacerdoti “ e di II grado “Renzo Levi” della Comunità Ebraica di Roma. Docente presso il Collegio Rabbinico Italiano dal 1977. Direttore del Talmud Torà (scuola di ebraismo) per alunni di scuola primaria. Membro del Tribunale rabbinico di Roma in qualità di Giudice. Collaboratore dell’Ecc.mo Rabbino Capo Prof. Elio Toaff fin dal 1976. Direttore dell’Ufficio Rabbinico della Comunità Ebraica di Roma dal 2002. Cantore del Tempio Maggiore e del Tempio Spagnolo. Partecipa attivamente ad attività comunitarie, convegni nazionali ed internazionali.
Autore di dischi, cassette audio e CD sulla liturgia ebraica romana di rito italiano e sefardita. Docente c/o corso di Laurea dell’Ucei.
Giovanni Lo Storto
Giovanni Lo Storto è direttore Generale, Università Luiss Guido Carli, e membro del CdA di Pirelli e di Banca Mediolanum.
Co-founder dell’acceleratore LuissEnLabs e promotore del primo chapter italiano di 42, Network internazionale di scuole di coding. Nel 2017 è stato pubblicato il suo libro “EroStudente”.
Giulio Maira
Giulio Maira, Professore.
Già Titolare della Cattedra di Neurochirurgia e Direttore dell’Istituto di Neurochirurgia del Policlinico Gemelli, Neurochirurgo di esperienza internazionale con oltre 16.000 pazienti operati per lesioni al cervello, attualmente è Fondatore e Presidente della Fondazione Atena Onlus di Roma, nata per promuovere la Ricerca Scientifica, Adjunct Professor all’Università Humanitas di Milano, Direttore Scientifico del “Maira Brain Center” presso la Clinica Quisisana di Roma.
Lavinia Mannelli
Lavinia Mannelli è dottoranda di Filologia e critica dell’Università di Siena, dove lavora su un progetto dal titolo “She, Robot. Rappresentazioni letterarie e cinematografiche della donna macchina”, sotto la supervisione della Prof.ssa Daniela Brogi e in cotutela con l’ Université Paris-Nanterre (cotutor: Prof.ssa Silvia Contarini).
Ha scritto su riviste accademiche del settore e sui blog letterari Nazione indiana e Le parole e le cose. Collabora con Domani e Snaporaz. Ha da poco pubblicato il suo primo romanzo, L’amore è un atto senza importanza (66thand2nd).
Paola Minaccioni
Paola Minaccioni Eclettica e poliedrica attrice e autrice italiana. La sua carriera si distingue sia per l’alternanza dei mezzi di espressione (radio, cinema, tv, teatro), che per la varietà del genere (comico, drammatico, popolare e d’autore). Diplomata al Csc, debutta a teatro con la Compagnia Attori e Tecnici di Roma e passa dai classici :Il Giardino dei Ciliegi, Tre Sorelle Di A.Cechov, alla prosa contemporanea : Due partite (C.Comencini), A Testa in Giù (F.Zeller), Mine Vaganti (F.Ozpetek). Attualmente è impegnata in una produzione stabile di Bolzano e Teatro di Dioniso con il testo L’attesa, di Remo Binosi, in cui è protagonista insieme ad Anna Foglietta, per la regia di Michela Cescon, in scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma dalla metà di Marzo 2022.
È conduttrice, attrice, imitatrice radiofonica (610; Il ruggito del Coniglio –RaiRadio2) e televisiva (Parla con lei; Mai Dire Martedì; The Show Must Go Off). In tv è stata nel cast fisso di alcune serie tv molto popolari come Un medico in famiglia e Una pallottola nel cuore. La sua più amplia collaborazione è con Ferzan Ozpetek con cui vanta ben quattro film e per cui ha ricevuto una candidatura ai David di Donatello e importanti riconoscimenti come il Nastro D’argento, Il Cine Ciak D’oro (Allacciate le cinture), Globo d’Oro (Magnifica Presenza). È tra i protagonisti anche della nuova serie Disney ‘Le fate ignoranti’, tratta dall’omonimo film di Ozpetek e diretta dallo stesso regista.
Raffaele Morelli
Raffaele Morelli Medico, Psichiatra e Psicoterapeuta.
Presidente dell’Istituto Riza e, gruppo di ricerca che pubblica la rivista Riza Psicosomatica ed altre pubblicazioni specializzate, con lo scopo di “studiare l’uomo come espressione della simultaneità psicofisica riconducendo a questa concezione l’interpretazione della malattia, della sua diagnosi e d
ella sua cura”. Inoltre è direttore delle riviste Dimagrire e Salute Naturale.
Gaetano Petraglia
Gaetano Petraglia (Potenza, 1974) è funzionario archivista presso l’Archivio Centrale dello Stato, presso il quale si occupa di diverse attività inerenti la conservazione dei fondi archivistici tra i più rilevanti per la storia italiana, tra i quali gli archivi dell’ex regime fascista, quelli del ministero dell’Africa italiana, quelli della Resistenza. È membro di gruppi di lavoro e commissioni ministeriali inerenti la storia ebraica italiana. Si occupa di valorizzazione del patrimonio archivistico, essendo il responsabile del percorso espositivo permanente dell’Archivio Centrale dello Stato, recentemente aperto al pubblico, denominato “Lo scrigno della memoria” che espone i documenti-cardine della storia italiana dall’Unità agli anni Ottanta del Novecento.
Oltre che al suo lavoro, si dedica anche alla ricerca storica, in particolare dell’età contemporanea.
La matta di piazza Giudia. Storia e memoria dell’ebrea romana Elena Di Porto è il suo primo lavoro per Giuntina.
Francesco Pelosini
Francesco Pelosini, attore tra Firenze, la Liguria e Pisa. Formatosi prima all’Accademia Teatrale Città di Pisa, poi al Corso Europeo per la formazione attoriale. Attore in diverse produzioni, nella produzione di Binario Vivo ha preso parte al “Rinoceronte” di Eugène Ionesco, “Opera da 3 soldi” di Bertold Brecht e “La seconda scelta”, “La morte non esiste”,”Anime” tratto dal romanzo di Roy Chen di Annick Emdin, “Robin Hood. L’eroe muore sempre per ultimo” di Federico Malvaldi, ” Le donne dell’Ariosto”- spettacolo a episodi per la regia di Consuelo Barilari, Andrea Nicolini, Duska Bisconti e Michela Innocenti, “L’humil servo vostro”, spettacolo biografico su Dante Alighieri per la regia di Gabriella Del Bianco.
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Enzo Saponara

Yarona Pinhas
Yarona Pinhas, scrittrice e studiosa di mistica ebraica nasce ad Asmara in Eritrea. Si laurea in Linguistica e Storia dell’Arte presso l’Università Ebraica di Gerusalemme dove ha lavorato nel Centro di Documentazione di Arte Ebraica. Negli anni ’90 è stata lettrice di lingua ebraica all’Orientale di Napoli. Attualmente vive in Israele e prosegue l’attività editoriale, l’esegesi e l’insegnamento tenendo conferenze e seminari in occasione d’incontri di studio, manifestazioni culturali e iniziative di dialogo interreligioso ed interdisciplinare
Sebastiano Somma
Sebastiano Somma Attore e regista teatrale, è uno dei protagonisti di maggior successo, dal 2000 ad oggi di iconiche fiction televisive ed un interprete tra i più completi di importanti pièce teatrali ( tra le varie “ Uno sguardo dal ponte”, “Il giorno della civetta”, “A ciascuno il suo”). Al cinema, presto in uscita il film “Il mio nome è Dragan Cygan” di E. Locatelli che lo vede tra i protagonisti, oltre alla pellicola “72 ore e…” di L. Luminelli, sul grande schermo in autunno. Tra le sue più intense interpretazioni, si ricorda “Senza confini” in cui Somma è Giovanni Palatucci, commissario di polizia a Fiume, “Giusto tra le nazioni” e Medaglia d’oro al merito civile per aver salvato dal 1939 fino al suo arresto nel 1944, circa 5000 ebrei.
Carlo Scorrano
Carlo Scorrano, direttore Artistico del Teatro Nuovo di Pisa e del 110 Hertz Festival, produttore teatrale, regista e attore in diverse produzioni di Binario Vivo, compagnia da lui fondata e per altre realtà teatrali. Prende parte a progetti europei Europa Creativa per la coproduzione internazionale e alla gestione di formazioni intensive per attori e per il teatro-scuola.
Alex Zarfati
Alex Zarfati, Imprenditore nel digitale sull’asse Roma-Tel Aviv dove ho vissuto per 4 anni. Papà di Emma e Vittoria, che mi ricordano ogni giorno quanta responsabilità abbiamo nell’assicurare sviluppo e benessere alle generazioni a venire nel solco delle radici e dell’identità ebraica senza fargli mancare la cultura del lavoro, del rispetto e la passione creativa. Presidente di Progetto Dreyfus, segretario dimissionario della rappresentanza degli italiani all’estero (Com.it.es.), presidente della Consulta Cer, consigliere dell’UCEI e volontario in decine di iniziative legate all’ebraismo e Israele.